Pozzi, cisterne, pozzelle, fontane, canalizzazioni: i “monumenti dell’acqua” diventano i protagonisti di un racconto che intreccia geologia e storia, mito e devozione, ingegno tecnico e spiritualità. Ogni costruzione testimonia la secolare lotta dell’uomo contro la scarsità idrica e insieme la sua capacità di trasformare la necessità in arte, la sopravvivenza in bellezza. Il volume restituisce con precisione e poesia la complessità di un paesaggio plasmato dal lavoro contadino e dalla cultura dell’acqua, svelando un patrimonio diffuso e spesso invisibile che rischia di andare perduto. È un libro che invita alla riscoperta di un equilibrio antico tra natura e comunità, di una sostenibilità autentica, radicata nella storia e nel gesto quotidiano. Realizzato con la solita cura tipografica e materiali di pregio, custodito in un cofanetto elegante, questo volume rappresenta una delle più raffinate strenne della nostra casa editrice.
Un omaggio alla memoria viva del Salento e al mistero senza tempo dell’acqua, che – come scrisse Camilleri – “non ha forma, piglia la forma che gli viene data”. Un libro da leggere, da ammirare e da tramandare.